BMW: The Classic Cars of the 1960s and 70s racconta la storia dell'ascesa del marchio tedesco da una quasi certa bancarotta, alla fine degli anni '50, alla sua attuale posizione nel mercato automobilistico mondiale.
L'eccellente reputazione di cui gode oggi BMW come produttore di automobili di qualità è stata conquistata con fatica. Conosciuta prima della Seconda Guerra Mondiale per le sue innovative auto sportive e berline, combinava un'ingegneria raffinata con una carrozzeria elegante che culminò alla fine degli anni Trenta con la 328 a due posti.
Dopo la seconda guerra mondiale l'azienda tentò di ripetere i risultati dell'anteguerra, ma i cosiddetti "Angeli barocchi" erano modelli troppo grandi e costosi per i comuni tedeschi, in anni di austerità, e il loro prezzo elevato rendeva l'esportazione quasi impossibile.
A metà degli anni Cinquanta la divisione moto sostenne quella automobilistica, e fu la piccola Isetta a tenere a galla l'azienda durante la crisi petrolifera.
Nel 1959 BMW stava rischiando la bancarotta perché i margini di profitto dell'Isetta erano troppo bassi e c'era bisogno di un salvataggio. Questo arrivò grazie alla nota famiglia Quandt, che iniettò grandi quantità di capitale con lo scopo di realizzare una moderna gamma di automobili.
La berlina 1500 del 1962 rimise BMW sulla strada della ripresa e stabilì uno standard di eccellenza per il quale l'azienda è conosciuta da allora. Nel 1968, l'azienda lanciò due nuove auto che sarebbero state salutate come dei classici negli anni a venire, l'immortale 2002 e la 2800CS coupé, quest'ultima decisamente orientata a contrastare la prima casa automobilistica tedesca, la Daimler Benz.
La produzione di queste auto fu affiancata da un programma di corse automobilistiche di grande successo che culminò nel 1973 con l'uscita della prima berlina sportiva turbo di produzione al mondo, la 2002 Turbo.
Negli anni '70, BMW rafforzò la sua posizione come produttore di berline sportive di qualità con una serie di auto a 4 e 6 cilindri che, in seguito alla loro evoluzione, portarono al grande e fedele seguito di cui il marchio gode ancora oggi.
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