Molte sono le fotografie che ritraggono Hitler in piedi, fiero, nell'abitacolo di una Mercedes blu notte, con il braccio teso nel suo tipico saluto alla folla tedesca in adorazione. Hitler amava le auto e amava farsi vedere dentro e accanto alle vetture speciali che acquistava o che gli venivano regalate da amici e dal partito nazista.
La sua prima auto fu una Selve 8/30 verde del 1920, acquistata nel 1922, di cui si sbarazzò presto a favore di una Mercedes 15/70/100 costruita da Daimler - e da quel momento in poi tutte le auto usate da Hitler per spostarsi nel Terzo Reich e nei Paesi occupati sarebbero state delle Mercedes.
Infatti, anche mentre si trovava nella prigione di Landsberg dopo il fallito golpe del 1923, scrisse a un venditore di auto Mercedes-Benz a Monaco di Baviera riguardo alla sua prossima auto, discutendo sui vantaggi della Benz 11/40 rispetto alla più grande 16/50. Fu proprio con una 11/40 grigia che Hitler fu portato via da Landsberg al suo rilascio nel 1924.
Fu a bordo dell'auto successiva, una Mercedes-Benz 15/70/100 sovralimentata, che Hitler fu coinvolto in un incidente con un grosso camion nel marzo del 1930. Il camion rimase completamente distrutto, mentre la grande Mercedes subì solo danni minori. Ciò spinse Hitler a commentare: "Decisi allora di usare solo Mercedes per il resto della mia vita".
Dal 1930 in poi, Hitler si spostò con una Mercedes-Benz 770, nota anche come Grosser Mercedes. Di queste enormi auto di lusso ne furono prodotte solo 205, molte delle quali furono utilizzate dai nazisti di alto grado.
L'interesse di Hitler per le automobili era tale che predispose una sorta di sponsorizzazione statale per le Mercedes e le Porsche (Auto Union) affinché partecipassero ai Gran Premi ( oggi F1). Il sostegno finanziario che ne derivò fu così consistente che tra il 1935 e il 1939 le scuderie tedesche spazzarono via tutti i concorrenti.
La sicurezza è sempre stata una grande preoccupazione per Hitler e il suo entourage e la sua 770 era protetta da vetri antiproiettile e da una corazza d'acciaio incorporata in tutte le parti metalliche. Il periodo bellico portò ad un aumento dei timori per la sicurezza e quindi un'altra Mercedes entrò nella collezione di auto del leader tedesco. Si trattava della G4 a sei ruote, pesantemente corazzata, la prima Mercedes fuoristrada, con la quale Hitler poteva sfilare in tutta sicurezza per le strade dei territori conquistati.
Accanto alle fotografie delle auto di Hitler e degli uomini che gli facevano da autisti, John Starkey elenca le specifiche tecniche di queste vetture e descrive molti dei viaggi intrapresi dal leader tedesco nel corso di due decenni drammatici.
Hitler's Motorcars ha 224 pagine e 100 immagini in b/n.
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