La storia di Giuseppe Cau si dipana attraverso settant’anni di fedeltà alla Vespa, a partire da quel giorno nel 1946 in cui nell’officina romana in cui lavorava entrò quel veicolo un po’ strano, dalle forme inusuali, ma che fece subito innamorare tutti, lui in particolar modo. Le prime corse di velocità in salita a Roma, le prime vittorie che trovano spazio sui giornali nonostante questi non riescano sempre a scrivere il suo cognome nella maniera corretta (una volta Cao, un’altra Cavo…), poi la chiamata a Pontedera per volontà di Enrico Piaggio in persona: queste le prime pagine di una traiettoria che lo porterà lontano e ne accompagnerà l’esistenza sino ai giorni nostri.
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