E se l'automobile fosse nata da un sogno di leggerezza?
In una prefazione ricca di tenerezza e ricordi, Jean-Claude Amilhat evoca la Monotrace di suo padre, una strana macchina slanciata, a metà strada tra una moto e un'auto, e il risveglio di una passione per un mondo oggi dimenticato, quello delle cyclecar.
Dagli anni '20 agli anni '30, la Francia conosce un'esplosione di creatività automobilistica. Favorite da una legge fiscale vantaggiosa, le cyclecar diventano il simbolo di un'epoca piena di speranza, libertà e ingegnosità.
A tre o quattro ruote, progettate in officine o garage improvvisati, questi veicoli incarnavano un desiderio popolare molto diffuso: rendere l'automobile accessibile a tutti.
Audace compromesso tra la moto e l'auto, le cyclecar suscitano passioni, alimentano le competizioni e la stampa specializzata, ma vedono la loro età dell'oro spegnersi bruscamente nel 1925, con la fine dei vantaggi fiscali. Tuttavia, il loro spirito non muore: persiste nei ricordi e nel fascino per questi veicoli fuori dal comune.
Attraverso un ricco affresco che mescola storia industriale, aneddoti curiosi e commenti critici, Jean-Claude Amilhat ci accompagna nell'epopea di un sogno, dove la sete di modernità ha scritto una pagina poco conosciuta, ma essenziale, della storia dell'automobile.
La petite histoire du cyclecar, un viaggio affascinante nel tempo, tra nostalgia meccanica e avventure umane.
226 pagine. Testo in francese.
Informazioni prodotto
Informazioni aggiuntive
Scrivi una recensione
Accedi o registrati per scrivere la tua recensione
Potrebbero Interessarti
- Editore: Minerva Edizioni
- Lingua: Italiano
- Rilegatura : Brossura
- Editore: Veloce
- Lingua: Inglese
- Rilegatura : Rilegato
- Editore: Asi
- Lingua: Italiano
- Rilegatura : Brossura
- Editore: Porter Press
- Lingua: Inglese
- Rilegatura : Rilegato
- Editore: Asi
- Lingua: Italiano
- Rilegatura : Brossura
- Editore: Asi
- Lingua: Italiano
- Rilegatura : Brossura
- Editore: Blurb
- Lingua: Inglese
- Rilegatura : Rilegato